
RE- BALANCE
ALCHIMIA DELLA MATERIA E DELLA FORMA
Verticali, come le strutture puriste e perfette di Halston.
Intrisi di archetipi, capaci di catturare la memoria cellulare per riversarci nel futuro:
il robe manteaux, rivisitato da ricami-architettura;
la cappa nera, con micro-frange flottanti di pelle biscotto
le piume su linee kimono anni Ottanta.













Cos’è, la Bellezza, se non equilibrio?
Gli scolli vertiginosi, su décolleté e schiena, vengono temperati dallo charme della viscosa betulla in macule terra-mare.
Sprofondano nella texture marrone corteccia del cady, incorniciati da castoni e losanghe.
Alle fondamenta, la materia prima nobile: georgette, velluto di cotone, cady, viscose purissime, pelle e raso di seta. Fodere rigorosamente in raso.
I toni sono primari: blu marin che vira al nero, bianco abbacinante, champagne e caffè, nero lavagna, burgundy.























Sulla base di una innegabile perfezione, si innesta l’alchimia decorativa e strutturale degli énsemble.
Camicetta raso-seta-chantilly/gonna in pizzo di lana/caban di lana cammello a spalle scese in pieno mood Eighty
Abito verticale blu oltremare/incrostazioni micro paillettes/cappotto in velluto
Robe manteau in geogette doppiopetto/pelliccia curly tibetana/stivale burgundy.
















Ogni elemento è modulare, poiché nulla sovrasta l’equilibrio delle componenti.
Pizzo, ricami tubolari, sequin, frange, piume, si posizionano in aree primarie, facendo uscire l’occhio dalla comfort zone estetica e traghettandolo verso numerosi, possibili codici di eleganza vorticosa.
La dea urbana osa il bianco ottico nelle lane, nel pelo candido. O vira sul cammello mixato a lana modalità trench, di sconfinato charme.
La lavorazione fur è di livello altissimo: la texture viene filettata e poi tricottata manualmente, in taluni casi sovratinta in modalità pittorica.
Il passe partout è l’abito in pizzo naturalmente elastico, démi longueur.
